Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini – L’essenza della colpa

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Editore Frilli / Collana Tascabili Noir
Anno 2018
Genere Giallo
224 pagine – rilegato e ebook

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“L’essenza della colpa” è il terzo volume di una trilogia, in cui assistiamo al ritorno dell’investigatore ed ex-poliziotto Michele Astengo, alle prese con casi sempre più complicati da risolvere e affrontare.
Il nuovo mistero da svelare riguarda una famiglia molto potente: si tratta della famiglia Argentero che, sotto la guida (forse un po’ dittatoriale) del signor Arcangelo, gestisce un’importante azienda produttrice di profumi.
Il signor Argentero ha due figli – ormai adulti – molto diversi ma che, allo stesso modo, hanno sofferto e soffrono la mancanza di un padre completamente impegnato nel lavoro.
Senza ombra di dubbio, non ci troviamo davanti ad un semplice racconto di investigatori e casi da risolvere: ciò di cui i due autori scrivono va ben oltre la trama.

I liguri Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini proseguono con l’ambientazione delle loro storie nella città di Genova, luogo nel quale, per storicità e caratteristica, le vicende noir si prestano maggiormente rispetto alla loro Savona. Il nuovo romanzo rispecchia il classico hard boiled all’americana in salsa genovese: Astengo ricorda un Philip Marlowe nato dalla penna di Raymond Chandler, solitario e fuori posto. Trasposto in una città diversa,  l’investigatore sonda i bassifondi liguri, è uno tendenzialmente pigro, impacciato, interessato alle donne come qualsiasi scapolo ma non vuole complicazioni sentimentali.
Dopo tanti libri insieme, Andrea e Gianpaolo hanno trovato la formula precisa per comporre le loro storie: insieme ideano la trama sotto forma di scaletta, come lavorano gli sceneggiatori americani. Questa tecnica hanno avuto modo di perfezionarla tramite l’amicizia con Sergio Altieri, grande autore e sceneggiatore scomparso prematuramente nel 2017.

Leggendo il romanzo si riescono a comprendere dinamiche familiari particolari e ci si rende conto di quanto la mancanza di una figura paterna presente possa portare alla deriva un’intera famiglia: nel libro incontriamo una moglie esaurita e abbandonata a se stessa in una struttura chic di primo livello (ma si tratta pur sempre di un istituto psichiatrico), un figlio non realizzato e avvelenato dalla gelosia per un fratello immischiato in affari loschi e distrazioni amorali.
Un personaggio particolarmente interessante e che mi ha incuriosito molto è il “cinese”.
Sì, avete capito bene. Il “cinese” è l’uomo che Michele Astengo osserva ogni giorno dalla finestra del suo ufficio: passa tutto il tempo davanti ai suoi computer, digitando continuamente, senza mai fermarsi. Leggendo le descrizioni di questo personaggio mi è venuto da pensare a “Matrix”, all’immagine di un uomo vestito di nero, seduto ad una scrivania, intento ad armeggiare con il suo computer/compagno di vita.
Astengo non sa quale sia il lavoro del cinese (forse è un hacker?) ma, osservandolo ogni giorno, riesce a capire di trovarsi davanti ad una persona completamente diversa da lui. Leggendo si ha l’impressione che nulla possa turbare il Cinese: lui continuerebbe a digitare sulla sua tastiera persino se crollasse il palazzo vicino.

Michele, al contrario, è una figura complicata, travagliata, spaventata dall’amore e dal doversi impegnare in qualcosa di serio con qualcuno. Probabilmente Astengo vede nel Cinese la persona che vorrebbe essere: ogni giorno lo osserva per ore, pensando a quale possa essere la sua vita (ne ha una al di fuori di quella stanza?), a cosa faccia tutto il giorno in quell’ufficio tappezzato di schermi, come se non avesse null’altro a cui pensare. Lui, Michele Astengo, ha sicuramente molte cose a cui pensa in continuazione e di cui si preoccupa: ci troviamo davanti ad un uomo in ricerca.
Di cosa? Di tante cose ma, principalmente, di se stesso. Il protagonista, parlando di sé, usa queste parole:

Non si preoccupi, la mia vita è tutta un’attesa. Anche di me stesso, ma un giorno, arriverò.”

Sono fermamente convinta che uno dei punti di forza di questo libro sia la caratterizzazione dei personaggi: tutti hanno una psicologia ben definita e differenziata da quella degli altri, in linea con il loro passato e con ciò che hanno dovuto affrontare.
Lo stile dei due autori non è dei più semplici: i concetti che si nascondono dietro alle frasi non sono banali, e non è banale il modo in cui vengono espressi.
Ennesima riprova della loro bravura, libro consigliato.

Caterina Invernizzi

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Gli scrittori:
Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini hanno pubblicato tre romanzi di successo per Marsilio: Soluzione finale – 2005, Per esclusione – 2008 (pubblicato anche ne il Giallo Mondadori) e Il paziente zero – 2011. Hanno pubblicato per Feltrinelli la trilogia thriller Manticora – 2015, per Araba Fenice l’antologia Gli insoliti casi del professor Augusto Salbertrand – 2013 (editato in Germania per Chichili). Innumerevoli i racconti per diverse antologie tra cui: Anime nere reloaded – Oscar Mondadori, Medicina Oscura – Giallo Mondadori. Bad Prisma – Mondadori, Nero Liguria – Perrone, Ribelli – Robin, Genova criminale – Novecento. Tra gli ultimi lavori, la partecipazione alla saga spin-off di The Tube (creata da Franco Forte), The tube Nomads ideata da Alan D. Altieri e considerata dagli appassionati del genere il The Walking Dead letterario in digitale, con l’episodio Shockwave, per Delos Books. Per Fratelli Frilli Editori hanno pubblicato Acque torbide per l’investigatore Astengo – 2012, La superba illusione – 2017 e L’essenza della colpa – 2018.